Menu

La Cantina Albinea Canali presenta “STELLATO”

Da oggi brilla una nuova stella nella costellazione della Cantina Albinea Canali: nasce “STELLATO”

La cantina reggiana presenta al Vinitaly la sua interpretazione del Pignoletto DOC

La Cantina Albinea Canali porta al Vinitaly “Stellato”, il suo Pignoletto DOC. Lo propone nella versione spumante extra dry millesimato, dove le caratteristiche di questo vino si ammorbidiscono rendendolo versatile e “facile” alla bevuta.

Con i suoi profumi fruttati che vanno dai frutti tropicali alle note citrine di agrumi sul finale ed un gusto aromatico, pieno ed elegante, lo Stellato è stato creato per un consumatore giovane dal palato raffinato alla ricerca di un perfetto aperitivo o del compagno giusto per antipasti leggeri, carni bianche o per un piacevole pranzo di pesce e crostacei.

La referenza è destinata al canale ho.re.ca.

Cantine Maschio per la cultura

Cantine Maschio ha scelto di sostenere la prima edizione del Premio Goffredo Parise, la cui cerimonia di consegna si è tenuta sabato 21 ottobre presso il Teatro Comunale “Mario Del Monaco” di Treviso.

Un’occasione speciale, un evento di cultura e celebrazione di un grande giornalista, autore di reportage di viaggio e scrittore del ‘900 che il Comune di Salgareda, luogo dove trovò rifugio in una piccola “Casa delle fate”, ha voluto ricordare. Ha selezionare i vincitori una giuria di importanti esperti e firme di spicco del panorama intellettuale e giornalistico italiano quali Cesare De Michelis (Presidente), Corrado Augias, Riccardo Iacona, Franco Iseppi (Presidente del Touring Club Italiano) e Paolo Mieli.

Cantine Maschio corre ancora alla Maratona dles Dolomites

L’azienda produttrice di vini frizzanti e Prosecco celebra la 31^ edizione della manifestazione con una limited edition dedicata all’Amore, quest’anno anche nella versione in bottiglia da 75cl, in vendita durante il periodo dell’evento

Si rinnova il sostegno di Cantine Maschio alla Maratona dles Dolomites. Per il 7° anno consecutivo l’azienda vitivinicola veneta, espressione di un territorio vocato alla produzione dei prosecchi DOC e DOCG, partecipa come sponsor della manifestazione che da 31 anni porta tra le splendide montagne dolomitiche migliaia di appassionati delle due ruote da tutto il mondo. Un’occasione unica per celebrare lo sport e un territorio con le sue bellezze ed eccellenze.

Cantine Maschio ha voluto ancora una volta essere presente alla Maratona Dles Dolomites e lo fa con il Prosecco, espressione più alta del proprio territorio di origine e vino dalla forte vocazione internazionale, che per l’occasione si veste di un’etichetta speciale, tutta dedicata al tema della manifestazione. Come ogni anno, Cantine Maschio ha realizzato una limited edition di Prosecco Spumante DOC da 20cl solamente per la Maratona: qui le sue bollicine dorate si trasformano in colorati cuori rossi, espressione di un amore leggero, pronto a raggiungere le splendide vette d’alta quota delle Dolomiti. E per la prima volta sarà presente anche con la bottiglia da 75cl limited edition, in vendita durante i giorni della manifestazione.

OTTOCENTONERO il nuovo nome dell’aperitivo giovane

Albinea Canali scommette sul prodotto simbolo della cantina per rilanciare il consumo di Lambrusco tra i giovani

La qualità e il gusto di sempre in un nuovo scenario per OTTOCENTONERO, il prodotto icona di Cantina Albinea Canali. Cantine Riunite & Civ, azienda proprietaria della cantina e del brand, ha iniziato nel 2016 un progetto di riposizionamento del principale prodotto della cantina di Canali (Reggio Emilia). Target di riferimento per questo vino sono i millennials e la generazione X, particolarmente attenti alle tendenze di moda e di costume, alla socializzazione e alla comunicazione attraverso i social, all’engagement dal mood fresco e divertente di OTTOCENTONERO. L’obiettivo è quello di farne il protagonista degli aperitivi di tendenza nelle principali città italiane: dopo l’esperienza fatta vivere lo scorso anno nei locali di tendenza di Milano, dal Vista Darsena alla Cascina Cuccagna, quest’anno OTTOCENTONERO conquisterà anche le principali città italiane e la Riviera Romagnola.

A spiegare nel dettaglio il progetto è Francesca Benini, Sales & Marketing Director di Cantine Riunite & Civ: «siamo partiti da un’idea forte e precisa: il Lambrusco, così vivace e leggero, ha tutte le caratteristiche per essere un vino giovane da aperitivo, ma sconta un’immagine legata a consuetudini più casalinghe e territoriali. Abbiamo quindi deciso di fare una scommessa e presentare il Lambrusco, prodotto per il quale vantiamo la leadership nei paesi del continente americano, soprattutto tra i giovani, sotto una luce diversa e con modalità nuove. Abbiamo quindi deciso per il 2017 di diffondere l’Aperitivo OTTOCENTONERO, un format estivo per il pre-serata, nei locali di tendenza non solo della movida milanese al suono del suo claim: OTTOCENTONERO IS THE NEW BLACK»

“Vivi en plein air” l’estate 2017 con il mini Prosecco DOC Maschio

Il progetto estivo della cantina veneta che parla di gusto, moda e viaggi con una limited edition, eventi picnic in tutta Italia e attività di marketing on line con  la community social

Un invito a vivere l’estate all’aria aperta. È questo lo spirito che accompagna il progetto che  Cantine Maschio ha costruito intorno al suo prodotto icona, il Prosecco DOC nella piccola bottiglia da 20 cl.

La limited edition 2017 è nata pensando ai panorami fioriti di campagna, alle atmosfere terse delle alture montane, ai limpidi cieli del nostro Mediterraneo. Un pack che si ispira alla tendenza moda di questa estate, che vede protagoniste strips, bande e righe e che il mini Prosecco Maschio interpreta in versione marinière abbinata, a contrasto, con fiori di campagna dal colore rosso vivo e acceso.

“Vivi en plein air” non è solamente lo slogan che accompagna l’edizione speciale, ma è soprattutto un’attitudine, un modo di vivere che porta il Prosecco Maschio limited edition 2017 fuori dai luoghi di fruizione tradizionali e lo avvicina ad un consumatore ricercato, attento alle tendenze della moda e del costume, che ama vivere esperienze uniche.

Ecco perché è nato un progetto di comunicazione integrata che percorre tutta Italia con eventi a tema e che vive on line per coinvolgere la grande community social di Maschio. L’estate 2017 vede infatti il mini Prosecco Maschio protagonista di un calendario di eventi originali: sarà sponsor e partner di una serie di picnic eleganti ed unici organizzati da Cynara Flair. Gli appuntamenti saranno in location esclusive come Villa Visconti Borromeo Arese Litta di Lainate, Villa del Grumello di Como sul Lago Maggiore, l’orto botanico di Padova, anche Patrimonio Unesco.

La bottiglia limited edition sarà inoltre protagonista di un viaggio virtuale per il mondo: un tour ispirato alla “fuga” del nano da giardino de “Il favoloso mondo di Amélie” che i consumatori dovranno rappresentare e condividere sui canali digitali del brand, alla ricerca delle migliori foto di viaggio, ovviamente con il mini Prosecco Maschio Limited Edition “Vivi en plein air”.

RIUNIAMOCI NELLO SPORT E NELLE TRADIZIONI DEL NOSTRO TERRITORIO

Riunite sponsor della ventesima edizione della Maratona di Reggio Emilia!

Anche quest’anno Riunite farà da sponsor alla ventesima edizione della Maratona di Reggio Emilia in compagnia del suo spirito frizzante e dinamico.

Da sempre portatore di valori legati a tradizione e convivialità, Riunite crede fermamente nelle potenzialità dello sport come promotore di coesione e partecipazione sociale. Lo sport, così come il buon vino, è inoltre un elemento caratteristico e identificativo di un territorio e Reggio Emilia ne è un esempio calzante: terra di importanti vitigni e madre di grandi sportivi del calibro di Stefano Baldini, Reggio è da sempre portatrice di una tradizione legata al benessere e alla vita attiva.
E allora… Domenica 13 dicembre si avvicina!
Vi aspettiamo alle ore 9.00 in Corso Garibaldi, dove la frizzantezza del nostro lambrusco si fonderà con l’euforia e la vitalità dei partecipanti e sarà testimone di un evento col botto! Preparate le scarpe e riscaldate le gambe, godetevi la giornata e lottate per la vittoria!

Comunque vada…
Il nostro Lambrusco Reggiano DOC vi aspetta all’interno del pacco Gara!

 

img_loghi

Cantine Riunite & Civ sponsor uffciale a Campovolo 2015

In occasione del concerto che Ligabue terrà al Campovolo di Reggio
Emilia per festeggiare i suoi 25 anni di carriera, Cantine Riunite & CIV,
azienda leader a livello mondiale nella produzione di Lambrusco, sarà
presente come Sponsor Uciale, così come ha già fao nei precedenti
concerti di Ligabue nel 2011 e di ItaliaLovesEmilia nel 2012.

Il Lambrusco di Cantine Riunite & CIV sarà protagonista in un’area
dedicata al colore e allallegria del conceo di Riunite on Ice, il
Lambrusco servito con il ghiaccio. Uno stile di consumo giovane e
fresco, disimpegnato e informale, in perfea sintonia con latmosfera di
un concerto live. E per rendere ancora più coinvolgente e unico il
momento Riunite, ecco i popcorn da gustare in abbinamento al
Lambrusco.

“Lambrusco&Popcorn”, celebre canzone dell’artista, sarà infai leit
motiv dell’evento presso l’area di Cantine Riunite & CIV: uno spazio
espositivo di 100 mq, luogo ideale in cui trascorrere i momenti di aesa
del concerto, in maniera allegra e frizzante.

Gli ospiti dellarea potranno degustare il Lambrusco Riunite insieme a
croccanti pop-corn preparati allistante, intraenendosi a tempo di
musica. Potranno inoltre farsi fotografare alla parete “Io cero” per
immortalare i momenti emozionanti che precedono il concerto. E
potranno anche lasciare una dedica sulla parete Post It, per esprimere la
gioia e la passione dellatmosfera magica del concerto.

Alla riscoperta della tradizione con “Senzatempo”

La produzione di vini frizzanti è una scelta tipica dell’enologia delle regioni del nord Italia. Tale scelta è strettamente legata alla particolare natura delle viticolture di queste zone, ove in generale le uve hanno maturazioni tardive e i vini svolgono la loro fermentazione nel corso degli ultimi mesi dell’anno. Questo comportava spesso fermentazioni incomplete che riprendevano il loro corso coi primi tepori primaverili, quindi durante i primi mesi dell’anno successivo a quello della vendemmia.

Nel passato prevaleva un consumo della versione ferma di tali vini; a volte, la ripresa fermentativa avveniva comunque e il vino nuovo, ottenuto spillando direttamente dalla botte o dalla damigiana, era saturo di gas, ma non in sovrappressione. Con la disponibilità di bottiglie resistenti alla pressione, una buona parte di queste produzioni, utilizzate per uso domestico e per la mescita pubblica, veniva imbottigliata per essere consumata in un momento successivo, quando il vino si era ormai purificato dalle sospensioni grazie al freddo invernale.

Il periodo più propizio per eseguire tale imbottigliamento era appunto quello di inizio primavera, quando la luna raggiungeva il primo quarto. Da quel preciso momento, i vini iniziavano nuovamente a rifermentare in bottiglia diventando secchi e frizzanti, in seguito all’esaurimento dello zucchero residuo e all’arricchimento in anidride carbonica. Tale processo (per l’ottenimento di vini secchi e frizzanti) derivò da quello dei produttori francesi di Champagne, che, grazie alle scoperte fatte nel corso della rivoluzione industriale inglese alla fine del Seicento, poterono anche utilizzare bottiglie in vetro capaci di resistere alla pressione. A metà del XIX secolo la rifermentazione in bottiglia si diffuse così in Piemonte (Asti), Veneto (Prosecco) ed Emilia (Lambrusco), con tecnologie che, per limitare il costo di tali produzioni, di rado prevedevano la sboccatura, ossia l’eliminazione del fondo dalla bottiglia.

L’evoluzione tecnologica del secondo dopoguerra convertì tali produzioni all’utilizzo delle autoclavi e del metodo Charmat, che in Italia è chiamato metodo Martinotti ad onore dell’italiano che lo inventò e non del francese che lo brevettò e lo sfruttò a fini commerciali.
In questi ultimi anni, l’attenzione dei consumatori e dei produttori si è progressivamente rivolta al recupero della cultura e della tradizioni del passato, anche attraverso la ricerca di sensazioni più autentiche, anche se causa di una marcata influenza sulla componente organolettica del vino. Ecco allora affermarsi il recupero di metodi definiti “tradizionali”, “ancestrali”, “atavici”, termini atti a sottolineare non tanto la tecnologia del “vino col fondo” quanto il recupero culturale di un modo di bere e di vivere meno sofisticato, ma di maggior soddisfazione.

Cantine Riunite & CIV, presente ed attiva in Emilia e in Veneto, ha deciso di presentare tre vini frizzanti ispirati a tale tecnologia, sia per sottolineare la tradizione della base sociale di origine contadina dell’azienda che per offrire al consumatore di oggi un vino che esprime un pezzo della storia enologica del nostro paese.

Pignoletto DOC Metodo Ancestrale “Senzatempo” Righi

Nella storia del Pignoletto, oggi Grechetto Gentile in ossequio alle sue origini derivate dalla grande famiglia dei “greci”, la produzione di vini frizzanti è recente e fortemente legata alla diffusione di tale vitigno sui colli bolognesi nonché all’importante ampliamento dell’area di coltivazione al modenese, a cui anche Cantine Riunite & CIV ha contribuito in maniera considerevole.
Il Pignoletto ha una struttura assai equilibrata, sostenuta da una buona componente fenolica, che si manifesta con colorazioni da gialle paglierine fino a dorate nelle aree meno fertili. Per la produzione di basi da rifermentare, in particolare per quelle destinate all’elaborazione tradizionale con rifermentazione in bottiglia, è necessario prediligere le uve di vigneti ben equilibrati, con forme in parete su cordone permanente, provenienti da ambienti più freschi.
Con tali avvertenze si preserva la fondamentale acidità malica, non eccessiva ma presente, accompagnata da una vinificazione in bianco con macerazione a freddo delle bucce, allo scopo di enfatizzare l’estrazione della componente fruttata.
La prima fermentazione deve avvenire a temperature controllate e in condizioni di massima protezione dall’ossigeno, allo scopo di evitare i fenomeni di ossidazione del vino, ancor più evidenti in bottiglia. La rifermentazione in bottiglie sistemate in cataste avviene a inizio primavera, prima che le temperature divengano troppo miti, e dura all’incirca un mese; trascorso tale periodo, le bottiglie vengono poste in piedi per la successiva fase di maturazione. Nel caso di un vino frizzante, è buona norma anticipare maggiormente il consumo del vino stesso per evitare le evoluzioni negative della componente aromatica legata al vitigno, il quale si connota già per una buona struttura e, quindi, non abbisogna di lunghi tempi di maturazione.
Il vino finito presenta una preponderante parte aromatica, nella quale gioca un ruolo fondamentale anche l’espressione fruttata di mela e pera mature, appena coperta dalle sensazioni scaturite dal lievito che, nelle preparazioni a minor tempo di maturazione, accentuano i sentori di albicocca. Nelle maturazioni in bottiglia più avanzate, emergono l’eleganza della crosta di pane e alcuni sentori speziati, che accentuano la complessità della bevuta. In bocca, la struttura è sicuramente importante: la freschezza è attenuata da un retrogusto leggermente amaro, in linea con il carattere del vitigno, ma meno accentuato grazie alla morbidezza conferita dai lieviti.
Questo è il Pignoletto Righi Metodo Ancestrale “Senzatempo”.

Lambrusco Metodo Ancestrale “Senzatempo” Riunite

Il Lambrusco è costituito da una famiglia di vitigni dalle caratteristiche peculiari. Il primo tra questi vitigni ad essere posto in bottiglia e a dare notorietà a questo vino è stato il Lambrusco di Sorbara. La sua prima produzione non domestica risale al 1865, quando venne posto in commercio rifermentato in bottiglia nelle osterie del modenese. Nel corso degli anni, la produzione di grossi quantitativi si è orientata verso il metodo di rifermentazione in grandi recipienti chiusi, mentre la rifermentazione tradizionale è stata mantenuta a livello di piccole produzioni domestiche.
Per la preparazione del Lambrusco Riunite Senzatempo metodo Ancestrale sono state utilizzate invece esclusivamente uve di Lambrusco Salamino, ugualmente di antica tradizione.
La lavorazione prevede una pigiatura soffice con breve macerazione delle uve, rese in mosto vicine al 50%, allo scopo di ottenere basi più profumate e meno aggressive, ricche di acido malico e povere della componente tannica più acerba.

La prima fermentazione, a temperatura controllata a 18-20°C, viene interrotta quando il livello zuccherino ha raggiungo quello desiderato per un vino frizzante. Il vino stabilizzato a bassa temperatura subisce una chiarifica statica che non lo impoverisce eccessivamente e lo prepara alla successiva presa di spuma in bottiglia, che è anticipata alla fine dell’anno (oppure rimandata alla fine di gennaio) e prosegue lentamente in ambienti a temperature costanti posti sotto il piano di campagna. La successiva maturazione con bottiglie in piedi compatta il lievito, che così completa la cessione al vino di componenti che ne arricchiscono il carattere (componente citoplasmatica).
La brevità del ciclo di produzione è tipica e indispensabile per conservare la freschezza dei profumi e la brillantezza del colore e, al tempo stesso, sufficiente per far sì che il vino si arricchisca della componente strutturale conferita dal lievito, senza però innescare eventuali processi di fermentazione malolattica.
Il vino finito ha spuma di buona consistenza di colore che richiama quello del vino, rosso rubino intenso con note violacee, e, al naso, si caratterizza inizialmente per sentori evoluti, derivati dal lievito, che lasciano rapidamente il passo alla fruttosità del lampone, della ciliegia e del mirtillo, seguiti da note floreali di rosa e viola poco accentuate. La presenza delle fecce sul fondo può condizionare la variabilità delle sensazioni che divengono più complesse via via che si termina la bottiglia. Molti esperti consigliano perciò di agitare il vino prima di servirlo per poter beneficiare di sensazioni più uniformi, maggiori sentori fruttati e maggior equilibrio in bocca. La struttura del vino risulta superiore al tradizionale Lambrusco Salamino e, pur essendo secco, si connota per gusti morbidi e leggermente abboccati, garantiti proprio da questa tecnica di produzione.
Questo è il Lambrusco Riunite Metodo Ancestrale “Senzatempo”.