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Rosé del Cristo: Lambrusco di Sorbara da Tre Bicchieri

Il famoso metodo classico di Umberto Cavicchioli e Figli conquista il prestigioso  premio del Gambero Rosso

 

La qualità dei prodotti Umberto Cavicchioli e Figli è, ancora una volta, da Tre  Bicchieri. Per l’undicesima volta, infatti, un prodotto della cantina modenese Cavicchioli ha ricevuto il prestigioso riconoscimento dalla giuria del Gambero Rosso. È il Lambrusco di Sorbara che conferma, ancora in un’occasione, di essere uno vino di grande fascino, apprezzato dagli intenditori. Ed è la maestria degli enologi, così come la grande attenzione di chi segue la produzione della materia prima, a portare a compimento un lavoro dal grande risultato.

Dopo 10 riconoscimenti ottenuti dalla Vigna del Cristo, oggi è il Rosé del Cristo a conquistare questo ambissimo premio.

La storia del Rosé del Cristo

La storia di questi prodotti è affascinante e peculiare e ha la propria origine, come spesso accade quando si parla di vino, da un pezzo di terra. Da una zona circoscritta, a 200 metri dall’argine del fiume Secchia, in località Cristo, si trova un vigneto di 5 ettari dal quale provengono le uve utilizzate per la vinificazione dell’omonimo vino e del Rosé oggi premiato.
Questa è una storia con la S maiuscola perché tra i diversi primati che hanno segnato la vita della cantina Cavicchioli c’è anche quello di aver introdotto, a partire dalla vendemmia del 1987, per celebrare il 60° anniversario, il concetto di cru applicato ai territori del Lambrusco di Sorbara. Proprio in quell’anno è stato presentato l’iconico Vigna del Cristo, che rappresenta il primo Lambrusco di Sorbara DOC in purezza; il vino che ha fatto conoscere al mondo il valore di questo vitigno.

Una cantina all’avanguardia

La voglia di sperimentare e far vivere nuove esperienze di degustazione ha successivamente portato alla creazione del Rosé del Cristo. Era il 2000 quando Sandro Cavicchioli, enologo e nipote del fondatore della cantina, presenta la prima versione di un Lambrusco di Sorbara in purezza vinificato secondo il metodo classico.
Questo spumante nasce da quella visione avanguardista di Cavicchioli volta a nobilitare un vino “popolare” come il Lambrusco fin ad arrivare alla vinificazione attraverso il metodo usato tradizionalmente per lo Champagne, elevandolo così in termini di eleganza e raffinatezza. Qualità che hanno saputo conquistare nel tempo appassionati ed esperti nonché numerosi riconoscimenti, come il recente Tre Bicchieri di Gambero Rosso.

Vigna del Cristo di Umberto Cavicchioli e Figli conquista i 5 grappoli

Torna la guida Bibenda che seleziona e premia il Lambrusco di Sorbara DOC Vigna del Cristo della cantina modenese.

 

Da molti anni Bibenda racconta le eccellenze produttive e imprenditoriali italiane. Un viaggio alla scoperta dei migliori vini, insieme all’olio, alle grappe e, per la prima volta, ai resort dei produttori. Nella 26° edizione trova riconoscimento anche uno dei vini divenuti simbolo del brand Umberto Cavicchioli e Figli, Vigna del Cristo Lambrusco di Sorbara DOC.

Il Lambrusco Vigna del Cristo

L’eleganza e la qualità di questo Sorbara in purezza sono frutto di un attento lavoro enologico. Il viaggio comincia dalla materia prima: solo uve coltivate a Cristo, la località in cui si trova il vigneto più antico della tenuta Cavicchioli, vero e proprio cru per la produzione del Lambrusco di Sorbara.

Per ottenere questo particolare Lambrusco, dopo la raccolta rigorosamente a mano, i frutti vengono raffreddati in piccole vasche a bassa temperatura per 2-3 giorni. Il mosto decantato viene posto in autoclave alla temperatura di 15-18°C per una lenta fermentazione, fino al totale esaurimento degli zuccheri. Il processo produttivo è fatto di piccoli passaggi che vengono seguiti con infinita attenzione per garantire una qualità che è sempre al top.

Una qualità che si può trovare in degustazione. Al calice si nota una spuma rosa cipria e un colore tendente al ciclamino. Al naso si trova un profumo netto di lampone, fragole e violette che accompagna un sapore mai cedevole, sapido, equilibrato nella sua secchezza e dalla nota caratteristica di lampone, fragola e ciliegia tipico del vitigno.

Una qualità che vale 5 grappoli!

The WineHunter Award 2023: premiati i Lambrusco di Albinea Canali e Umberto Cavicchioli e Figli

Sono 4 i vini di Cantine Riunite & Civ che quest’anno si sono aggiudicati il prestigioso bollino rosso, premio di eccellenza conferito dalla commissione del Merano Wine Festival.

 

Protagonisti dell’ultima edizione dei Wine Hunter Award, i Lambrusco dei brand Albinea Canali e Umberto Cavicchioli e Figli, si sono distinti su oltre 8.000 vini in degustazione ottenendo il titolo The WineHunter Award Rosso. Il prestigioso premio voluto da Helmuth Köche, presidente e fondatore del Merano Wine Festival, celebra annualmente le migliori eccellenze enogastronomiche italiane e non, rappresentando per buyers e consumatori un sigillo di qualità. 

I Lambrusco di Umberto Cavicchioli e Figli premiati al WineHunter Award 2023

Tra i migliori che hanno ottenuto i bollini rossi si sono distinte due etichette di Umberto Cavicchioli e Figli: il metodo classico Rosè del Cristo Lambrusco di Sorbara DOC Brut e Vigna del Cristo Lambrusco di Sorbara DOC. Un riconoscimento che mette nuovamente in luce i due fiori all’occhiello della storica cantina di San Prospero; due referenze storicamente importanti perché sono state le prime interpretazioni di Lambrusco monovitigno, il Sorbara per l’appunto, presentate al mercato. 

I Lambrusco di Albinea Canali premiati al WineHunter Award 2023

Doppietta anche per Albinea Canali che riceve il riconoscimento per i suoi 1936 Lambrusco dell’Emilia Biologico IGT e AC Lambrusco Reggiano Extra Brut DOC entrando così nella guida Wine Hunter 2023. Un importante riconoscimento del lavoro incessante di ricerca e innovazione che la cantina reggiana svolge quotidianamente per elevare i vini emiliani alla loro massima espressione.